Parte della Via Francigena, cioè dell’itinerario pellegrino che fin dal Medioevo collegava Spagna e Francia a Roma ed a Gerusalemme, il tratto qui di seguito descritto, importante passaggio da Torino a Vercelli, ha inizio dal ponte di Chivasso, prosegue all’interno del Parco cittadino del Bricel e si snoda lungo il Po, affiancando il Canale Cavour, maestosa opera di ingegneria idraulica di metà ‘800.
Fra aironi, canneti, specchi d’acqua (le coltivazioni di riso in primavera), antiche tenute (le “Grange”), mulini e monasteri è facile lasciarsi conquistare da questa parte di pianura, forse la più affascinante del Piemonte, che incorniciata dalle Alpi, conduce lungo le risaie fino a Vercelli.

Curiosità: le Grange, letteralmente “granai”, erano antiche unità abitative e centri agricoli all’interno dei quali i conversi, ovvero i monaci cistercensi staccati dal convento, attuavano opere di bonifica su di un’area territoriale coperta da bosco al fine di renderla adatta ad un impiego agricolo: quando un proprietario terriero intendeva trasformare i propri possedimenti da incolti a produttivi, gli abati inviavano un proprio monaco, il granciere, il quale dirigeva i lavori di bonifica.

Lungo il Tragitto: Abbazia di S. Maria di Lucedio, fondata nel 1123; Bosco delle Sorti della Partecipanza; vendita diretta di Antiche varietà di Riso.